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Visualizzazione dei post da 2015

Giochiamo al Nintendo?

Qualche giorno fa mi è capitato di rimettere mano al buon vecchio NES e di farci una partita, purtroppo breve perché l'unico televisore vecchio che ho ancora in casa è in cucina su un mobile troppo piccolo quindi il povero sistema ha trovato posto solo su una sedia di fianco alla tv, il luogo ideale per friggerlo dato che non passa aria, una triste fine già toccata a un portatile e il possibile destino del mio nuovo tablet (Apple è furba a progettare il raffreddamento per dispersione dal dorso, parte che teoricamente dovrebbe essere coperta dalla cover ma io sono ragioniere non posso saperne). Dicevo, ho ripreso in mano il NES dopo 8-9 anni, e ho "provato" i giochi, nel caso quei chip eterni con cui facevano le cartucce avessero deciso di andare nel paradiso dell'hardware. E mi sono divertita parecchio. Seppur per pochi minuti e da sola, ai tempi ci giocavo col mio fratellone, il reale proprietario del Nintendo Intrattenimento Sistema, ho trascorso venti minuti piacev

#BackToTheFutureDay

Great Scott! È il 21 ottobre duemilaquindiciiiiiih siamo nel futuro di Ritorno al Futuro! Festeggiamo il fatto che almeno questo film si è salvato dalla maledizione del reboot. Eppure, c'è qualcosa di più. Quest'oggi non è un semplice occhiolino  alla J. J. Abrams tra nerd. La saga di Ritorno al Futuro ha il suo perché nell'immaginario collettivo: il primo film è piaciuto, il secondo è piaciuto molto e il terzo..dipende. Fra i tanti pregi vi era certamente l'approccio diretto a tutte le magagne dei viaggi temporali così che anche i meno matematici potessero capire come funzionano le realtà alternative e i paradossi, ma anche la precisione e in un certo senso la nonchalance della scelta delle date. Non si parla di "tanto tempo fa in una galassia lontana lontana" o di XXIV secolo, anno più, anno meno ma comunque dopo che un tizio ha rischiato di tamponare dei Vulcaniani che di passaggio nel sistema solare ma ci sono delle date precise. Tre giorni precisi, due ch

Super Mario (money) Maker - Le bellezze dell'internet #1

Ma salve È passato parecchio tempo e sì, mi ricordo cosa dissi ai tempi dell'unboxing statico del cofanetto degli  Imperii però come da titolo oggi si parla di altre cose belle. La bellezza di fare recensioni è poter insultare beatamente il lavoro altrui facendo la figura dell'intellettuale erudito anche quando si stanno sparando frazzate, motivo per cui le recensioni spesso non sono attendibili (e ce ne sarebbe da dire ma non è questo il giorno). Purtuttavia, recensire è qualcosa che mi riesce facile perciò continuerò a imporre diplomaticamente ciò che penso. Ma non è questo il giorno! Anche perché devo ancora giocare lo spin-off di Layton ma nessuno mi omaggia dei 40 denari necessari ad acquistarlo - e nessun negozio decide di fare offerte sui videogiochi che non siano quelli che restano invenduti anche quando li tirano nelle tempie ai clienti, i quali molto garbatamente vanno a riposizionarli sugli scaffali per bilanciare il peso. È quindi giunto il momento di presentare la

Progetto Generazione Web - La parola agli studenti

È giunto il momento di tirare le somme e decidere se gli ultimi tre anni mi hanno lasciato qualcosa. Intanto, Generazione Web è una sperimentazione che la regione Lombardia ha avviato tre anni fa con cui i tablet sono entrati nelle scuole e nelle cartelle di molti studenti delle superiori. Per un fortuito caso (in altre parole, perché sì) anch'io mi sono ritrovata coinvolta nel progetto e nonostante la mia abitudine a tenere per me le mie considerazioni, cosa che non mi ha assolutamente spinto ad aprire un blog, sono qui a parlarne. Il progetto in termini pratici è consistito nell'utilizzo (circa) di libri digitali, l'uso di applicazioni varie e in generale l'abolizione del cartaceo avvenuto in contemporanea con l'oculata decisione di introdurre nelle solide e recenti scuole delle lavagne elettroniche e, più in generale, di computer risalenti all'attuale era geologica. Anche in questo caso ci sta bene un bel CIRCA. In ogni caso, il progetto mi ha accompagnato pe

Imperium Civitas - L'impero Romano

Ah, la collectors edition! (Cit. Luigio Guastardo della Radica) Oggi parlo del mio primo cofanetto. E che confanetto! Questo bestione grande quanto il cartone di una pizza contiene tutti i giochi della saga di strategici gestionali di Imperium pubblicati da FX Interactive. All'interno troviamo ben 8 giochi: -Imperium: La guerra gallica -Imperium: Le guerre puniche -Imperium: Le grandi battaglie di Roma -Imperium Civitas I, II, III -Imperium online -Alea Iacta est -che mi incuriosisce molto e non vedo l'ora di provare che per rimanere nelle dimensioni del cartone da pizza sono stati raccolti in quattro DVD Una simile trovata da parte di FX che oltre a portarci giochi carucci a prezzi decisamente economici, è solita fare edizioni speciali Gold e Anthology, o in altre parole, 3x2. È appunto per rimanere economici che oltre ai giochi dentro la scatola non c'è altro che il vuoto pneumatico. Davvero, FX, non c'era neanche un tovagliolo per decorare l'interno? Mi ritengo s

DES joins the fight (recensione)

E poi si chiedono perché Quei due sul server odiano i francesi. Il 2014 è stato un anno deludente per i videogiochi. Tutti quanti quest'anno sono rimasti delusi da almeno un gioco che attendevano con impazienza. Io ad esempio sono rimasta delusa da GTA V per PC che ancora non esiste. Ma se in quest'anno di campagne di marketing pressanti e di Hype mal risposto, una piccola casa videoludica del Sol Levante, che di nome fa tipo Nintendo, ha rilasciato un po' di titoli interessanti. Quando non è impegnata ad affondare al rilascio la sua nuova consolle, Nintendo fa uscire dei bei titoletti che senza quella grande pubblicità riesce a vendere. E non è la solita storia del "squadra che vince non si cambia" perché non sono usciti solo i classici Nintendo. Qualcuno ha detto Bayonetta 2, Persona Q? Che purtroppo non ho provato. Grazie a Nintendo, quest'anno non ho buttato 400 euro in una consolle sopravvalutata ma sono riuscita a sfruttare finalmente il mio 3DS che era

Switch on your brain

Per favore È il momento di parlare di due avvenimenti della settimana appena trascorsa. Proseguono le indagini sull'attacco alla redazione di Charlie Hebdo, prosegue la solita corsa all'ascolto da parte dei mass media, le polemiche, l'allarmismo ingiustificato e lo sciacallaggio. Ciò di cui voglio parlare. L'attacco terrorista a Parigi ha provocato sconforto, indignazione, rabbia in tutto il mondo. Tutti ovunque hanno espresso il loro rammarico e il loro supporto alle famiglie dei fumettisti uccisi. Dai giornali ai social se ne è parlato ma di certo non nel modo giusto. #jesuischarlie è l'hashtag con cui si sono taggati tutti i post in giro per la rete, con i quali la gente si è fatta paladina della libertà di espressione. Per quanto possa essere un messaggio di solidarietà, non è stato una buona scelta perché la gente di Charlie Hebdo fa satira particolarmente forte e in particolare va a colpire le religioni, loro sono liberi di prendere in giro ciò che vogliono fi